Mastella, che già è avvelenato di suo per le modalità di elezione della moglie, ha dato mandato alla struttura tecnica del Settore Mobilità di avviare le procedure per l’attivazione dei poteri sostitutivi in modo da consentire all’Ente il pagamento delle mensilità non corrisposte ai dipendenti. Resta sullo sfondo e non solo sullo sfondo la inaffidabilità di Trotta Mobility, i suoi perenni problemi col Durc, la reiterata insolvenza con Gesesa, che lamenta una permanente incomunicabilità con l’azienda romana. Il risultato sta nel taglio dell’erogazione idrica che da solo costituirebbe motivo di chiusura dello stabilimento di via Santa Colomba. In definitiva, la sensazione è che con Trotta Mastella abbia giocato la carta della temerarietà: da un lato la preservazione dell’intera forza lavoro, dall’altro uno stato di continua incertezza. In mezzo proprio i dipendenti che ogni mese si trovano a fare i conti con l’interrogativo amletico e cioè fino a quando il Comune potrà e saprà farsi carico di un peso del genere?