Di anno in anno si peggiora nel Sannio. Parliamo del calo demografico costante nelle aree interne. A tracciare il quadro completo “Il Sole 24 ore”. In primis, il calo delle nascite (le famiglie immigrate procreano di più rispetto agli italiani) a seguire i decessi, gli spostamenti interni e le migrazioni. Per quanto riguarda invece i richiedenti asilo, dal 2014 – complici anche gli sbarchi – il numero è cresciuto ma sono tanti quello che hanno lasciato l’Italia per altri Paesi europei. A crescere, stando a quanto analizzato, sono i grandi centri e dunque le grandi città, a spopolarsi sempre più, invece, sono i comuni più piccoli – a partire da quelli con meno di 4mila abitanti – mentre i centri con meno di mille abitanti sono quelli che hanno subito il maggior calo. Nel Sannio è proprio il capoluogo a risentirne gli effetti dello spopolamento.Fortore e Valle del Tammaro mentre, resistono sia la Valle Caudina che la Valle Telesina così come resiste anche la zona del Medio Calore che sembra soffrire meno delle zone confinanti con Molise e Puglia. Infine la Uil Avellino/Benevento rende noto che, dai dati diffusi oggi dall’Istat, si evidenzia una lieve risalita a gennaio 2018 per il tasso di disoccupazione, che si attesta all’11,1%, in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto a dicembre 2017. Un aumento che non si registrava da luglio scorso. In crescita anche il numero di occupati. Positivo complessivamente il dato che riguarda l’occupazione femminile: il numero di donne al lavoro sale di 37 mila unità, ma è drastico il calo degli inattivi, che tra le donne crolla di -78 mila.