Torna a parlare, dopo qualche settimana, Don Annibale Di Stasio il parroco di Montefalcone Valfortore assurto agli onori della cronaca per avere manifestato insieme ai cittadini del Fortore circa i problemi della viabilità negata, che è anche il nome del comitato che si è costituito per avere risposte dalle istituzioni. Ora Don Annibale, dopo avere “firmato” la pace col presidente Ricci, all’indomani delle burrascose giornate delle manifestazioni di piazza, torna a parlare ma questa volta cambia interlocutore, l’Onorevole De Caro. Don Annibale riflette sul fatto che prima degli altri, prima della politica, sia stata la Chiesa e i suoi rappresentanti, nella massima libertà interiore, ad affiancare il popolo nel sostegno alla richiesta dei propri diritti negati da chi è preposto al compito di esaudirli. “Oltre all’evangelizzazione e alla liturgia tra i compiti principali della Chiesa, scrive Don Annibale, c’è la promozione umana: ecco perche’ la Chiesa” è arrivata” prima degli altri in situazioni di necessità. E in corteo, non in processione, specifica Don Annibale, per ricordare ai responsabili della cosa pubblica “che a questo nostro e mio amato popolo di Montefalcone di Val Fortore ancora oggi è negata la viabilità ed che è tempo di iniziare ad impegnarvi”.