Mensa, in carrozza, si potrebbe dire. Il d.day indicato dall’Amministrazione comunale è scattato come era nei programmi. Dal centro di cottura di Beltiglio di Ceppaloni i pasti prodotti dda Ristora Food sono stati smistati nelle scuole pubbliche di Benevento non senza i palusibili timori legati ad una attesa così lunga. Mamme preoccupate e dirigenti anche loro al primo giorno di scuola. Inevitabili i problemi di carattere organizzativo tra genitori che ancora non hanno aderito al servizio per mancanza di tempo materiale per produrre i documenti necessari ma tutto sommato questo primo giorno è filato liscio fatto salvo qualche incertezza a San Filippo Neri. A Sant’Angelo a Sasso il dirigente Ruscello invita alla buona volontà di tutti per il decollo del nuovo corso.
Una vicenda che sembra avere trovato la sua canalizzazione anche se il parere del Tar del 7 marzo potrebbe incidere in modo definitivo sull’intera questione. Sul versante sindacale si registra un ripiegamento delle organizzazioni sindacali sotto la spinta delle lavoratrici che hanno accettato le condizioni di Ristora Food. A Cgil Cisl e Uil che si erano rifiutate di accogliere le proposte datoriali, non è arimasto altro che prendere atto del volere dei propri tesserati anche per non rischiare di rimanere isolate nella concertazione. “Ci riserveremo di agire nel prosieguo”, dice Rosita Galdiero, segretario confederale Cgil, “potremo impugnare per via legale i contratti firmati dalle dipendenti” fa eco Antonella Rubbo, segretario della Filcams Sannio. Resta lo sconforto per come sia andata la trattativa attorno al tavolo negoziale. Buste paga indecenti che però rappresentanto una sia pur flebile certezza in una vicenda assai amara.