Una fotografia dello stato di salute degli italiani in merito allo stile di vita, arriva dall’Osservatorio nazionale della Salute nelle Regioni Italiane.Un progetto che evidenzia e studia le disuguaglianze di salute in Italia. Dallo studio emerge che in Italia si vive più a lungo a seconda del luogo di residenza o del livello d’istruzione. Sembra infatti che le persone con una maggiore istruzione abbiano anche una speranza di vita più alta, così come per chi nasce al nord, le persone nate al sud, in particolare in Campania, o che non raggiungono la laurea sembrano avere una vita meno lunga. La cosa sconcertante è che inoltre chi ha un titolo di studio basico ha anche peggiori condizioni di salute.Le disuguaglianze sono accentuate dalle difficoltà di accesso ai servizi sanitari, che penalizzano la popolazione di livello sociale più basso con un impatto significativo sulla capacità di prevenire o di diagnosticare rapidamente le patologie.In conclusione il servizio sanitario nazionale “favorisce” la longevità degli italiani, ma non l’equità sociale e territoriale. In Campania nel 2017 gli uomini vivono mediamente 78,9 anni e le donne 83,3.Il dato sulla sopravvivenza mette in luce l’enorme svantaggio delle province di Caserta e Napoli, che hanno una speranza di vita di oltre 2 anni inferiore a quella media nazionale.