Non si placano le polemiche tra il presidente della Provincia Claudio Ricci e il comitato Viabilità Negata che ieri ha manifestato in grande stile la propria delusione e la propria rabbia nei confronti della situazione delle infrastrutture viarie del Fortore. Un corteo nutrito, come da anni non si vedeva per le strade del capoluogo. Non si è giunti ad alcuna conclusione. Le parti non si sono incontrate e neppure hanno inteso stabilire alcuna forma di dialogo. I manifestanti pretendevano di essere ricevuti alla Rocca, Ricci li attendeva a via Calandra dove, sostiene, si sarebbe meglio articolato il confronto con i tecnici del settore. Insomma, un muro contro muro con accuse incrociate che rendono ancora più difficile uscire dalò cono d’ombra di un problema antico quanto il mondo in provincia di Benevento.
Ricci ci è andato giù duro anche con la stampa, certa stampa, definita scandalistica. Ma il meglio lo ha riservato proprio al comitato reo di non avere voluto il confronto “evidentemente più interessato a fare campagna elettorale che ad affrontare seriamente il problema e capitanato da capipopolo assortiti, anche in veste talare. Io non ci sto al capovolgimento della verità, attacca Ricci, io all’isteria preferisco i dati inoppugnabili dei progetti e delle delibere. Il presidente ne ha pure per Don Annibale Di Stasio, il parroco apparso tra i più determinati tra i manifestanti. “Sono rimasto sbigottito dalla concione del parroco il quale, senza rispetto alcuno per la sua funzione, mi ha accusato di cose false. E, insultando me, ha insultato anche le Istituzioni”. Parole fortissime che allontanano, almeno al momento, ogni forma di confronto.