Un Sannio deficitario dal punto di vista infrastrutturale. Un territorio lasciato un passo in dietro rispetto all’ammodernamento della rete viaria e ferroviaria.Una vergogna,una cosa per cui non si accettano sconti e scusanti, nè dalla politica, nè dalle istituzioni. A Benevento la gente in stazione aspetta un treno che non arriverà mai, e che si traduce in mancanza di diritti per i cittadini, di occasioni mancate e tempo perduto nelle inutili attese. Sono tre, nella sola giornata di oggi, i treni soppressi da Benevento a Napoli Centrale e della cui soppressione è arrivata tardiva la motivazione solo alle 13.00. I pendolari intanto hanno atteso invano i treni da questa mattina.Coincidenza ha voluto che in stazione centrale a Benevento, questa mattina vi era anche Carlo Sibilia del Movimento 5 stelle, proprio per evidenziare la obsolescenza dei treni e si è trovato di fronte al paradosso; non solo i treni sono obsoleti e fatiscenti, ma addirittura “latitanti”. Con gran ritardo arriva la motivazione della soppressione delle tre corse, una frana sulla tratta Arpaia-Benevento, comprensibile ma che si poteva benissimo comunicare tempestivamente.
E continuando a parlare dei disagi legati alla viabilità non si ferma la mobilitazione degli abitanti del Fortore. Il Comitato “Viabilità Negata” dopo le proteste degli ultimi giorni, scende di nuovo in città,e lunedì a Benevento ritorna il corteo per protestare contro lo stato pessimo delle strade della Val Fortore. Strade che a tratti sono distrutte,sbriciolate, strade che a tratti non esistono.Un segno di inciviltà che offende e mortifica i comuni fortorini. Lunedì alle 9.00 da Montefalcone Val Fortore parte la manifestazione che prevede la chiusura di tutti gli esercizi commerciali e poi la marcia verso Benevento prevista per le ore 10.00 al Viale Mellusi, dove avverrà il blocco della circolazione. “Noi del comitato Viabilità Negata non siamo solo un gruppo, ma siamo un territorio intero che si muove, vogliamo le strade perchè le strade sono la forma democratica dello sviluppo, che a noi a tutt’oggi è ancora negato”. ha affermato Giunio Zeppa di “Viabilità Negata”.