“Poche gocce di pioggia (ma in questi giorni di pioggia ne è caduta tanta)e subito torna la paura di quel 15 ottobre del 2015….questo hanno pensato gli abitanti di Pantano ieri, quando hanno visto il fiume ingrossarsi e gli argini sempre nelle stesse condizioni. Ed è tornata la paura, non si dorme e non si vive.
Quello che il fiume dovrebbe rappresentare (e nell’antichità lo rappresentava),cioè la vita, da noi non porta alcun beneficio se non la paura di una nuova esondazione.
Ed i tanti discorsi fatti da tutte le forze politiche in quei giorni? E le promesse? E la messa in sicurezza degli argini, la pulizia fluviale? E i soldi dell’alluvione?
Vogliamo fare il punto? Nel post alluvione sono stati fatti innumerevoli tavoli tecnici, senza però realizzare nulla di concreto. La pulizia degli argini è stata avviata, ma vicino allo stadio Vigorito (in una zona che non è mai stata colpita dall’alluvione) probabilmente solo per fare bella figura con i tifosi delle squadre ospiti. Ma poi? Poi nulla…..rimangono cosi come sono sia il fiume Calore che il Fiume Sabato ,in balia della natura e delle promesse da marinaio fatte dai “politicanti” di mestiere che del fango di quel 15 di ottobre non conoscono nulla, visto che neanche i piedi si sono sporcati. Mentre c’era gente che tornava a casa dopo aver spalato con il fango anche nelle mutande e con quell’odore di melma che ancora adesso, chiudendo gli occhi, sembra di sentirlo…
Dei soldi stanziati per l’alluvione si sono perse le tracce nei meandri della burocrazia. Consentiteci una domanda: On. Umberto del Basso De Caro non dovevano arrivare 400 milioni per il Sannio colpito da questa calamità?
E le promesse fatte dal sindaco Mastella nel periodo pre e post elezioni? Che fine hanno fatto? Come tutto il programma di mandato del nostro sindaco… è rimasto solo su carta senza fare un bel niente. Ah no, non è vero….le feste ci sono sempre: panem et circenses.
Ma noi non dimentichiamo nulla e allora, in attesa di tempi migliori, perché non effettuare i lavori di messa in sicurezza a Pantano con il 1.200.000 euro del ristoro dei fondi Terna destinati alle contrade?
Che fine hanno fatto quei soldi? L’elettrodotto lo abbiamo fatto fare, la Terna ha firmato il protocollo, i soldi dovrebbero esserci già. E allora perché si perde tempo in chiacchiere inutili?
Perché tentennare, perché aspettare.
Come molti ci siamo stancati di sentir le stesse “cazzate” in ogni campagna elettorale…ci siamo stancati delle vane promesse fatte solo per racimolare due voti.
Solo chi ha visto la gente perdere tutto e cercare di salvare nell’alluvione qualche ricordo caro, può capire quello che è successo nel 2015, gli altri con le Hogan ai piedi vennero solo a fare passerella e a farsi intervistare dalle tv. Ci sono i soldi della Terna, sindaco Clemente Mastella: USATELI! “
