“L’altro giorno a causa delle forti piogge la Contrada Pantano è stata messa nuovamente in ginocchio, generando non pochi disagi tra i residenti, paradossalmente, stavolta le principali cause di questo evento non sono state solo le cattive condizioni in cui desta (da anni) la viabilità della contrada o i danni permanenti arrecati dall’evento alluvionale del 2015, come alcuni amministratori vogliono far ricadere, ma bensì i recenti lavori che hanno portato alla realizzazione di una parte del collettore fognario.
Di fatto oltre al ricorrente allagamento del sottopasso della Tangenziale Ovest, al quale non si è mai cercato di provvedere ad un rimedio, si sono create diverse voragini all’interno del manto stradale e non a caso queste voragini si sono verificate quasi tutte lungo il percorso che nei mesi scorsi è stato interessato dai lavori per la posa in opera delle condotte fognarie che dovrebbero far arrivare tutte le acque di scarico cittadino al depuratore.
Si tratta di lavori iniziati nello scorso aprile e voluti dall’amministrazione comunale, visto che la Giunta Comunale optò per la realizzazione di un unico e grande depuratore cittadino, improvvisato a Masseria Marziotto (Contrada Serretelle), trascurando in modo intransigente altre possibili soluzioni al problema della depurazione delle acque reflue, che sicuramente sarebbe più sostenibile da un punto di vista ambientale e paesaggistico.
A questo punto è doveroso chiedersi quali benefici abbia portato la realizzazione parziale di questa rete fognaria, se non quello di aver aggravato le condizioni della viabilità di Contrada Pantano, di fatto tale strada era immune da problemi alla viabilità.
Il Sindaco e l’Assessore Pasquariello, quando hanno effettuato il sopralluogo hanno preso atto delle effettive cause di questi nuovi sprofondamenti del manto stradale?
Tra l’altro la realizzazione di questa opera non ha previsto in alcun modo di risolvere i problemi che già da tempo affliggono la contrada, e una volta completata dovrebbe giungere sino al sito del depuratore, previsto dall’amministrazione Mastella a Masseria Marziotto, cioè in una zona che finì sott’acqua nell’ottobre del 2015.”