Le leggi razziste del 1938. Ottantanni fa il Fascismo, attraverso la promulgazione delle norme antisemite, sanciva ufficialmente la sua entrata nell’orbita tedesca e del nazionalsocialismo. Di li a poco, l’anno successivo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, l’Europa e il mondo piombavano nel baratro della distruzione e l’umanità avrebbe conosciuto, a guerra finita, l’orrido dei campi di sterminio e la soluzione finale del problema ebraico. Italiani brava gente cedeva il passo a qualcosa di altro; quella nefandezza segnava l’esclusione “de facto” di cittadini considerati non uguali da tutte le funzioni civili, scuola, lavoro, opportunità, con il colpevole avallo di Casa Savoia e di una intellighenzia indifferente quando non decisamente a sostegno della decisione del Regime. In prefettura a Benevento, nell’ambito della giornata della memoria, un incontro con i ragazzi delle scuole cittadine. Insieme al Prefetto e alle istituzioni presenti anche Valerio Di Porto, capo servizio ufficio studi della Camera dei Deputati