“Condanniamo il vile gesto e ricercheremo i responsabili”, cosi Fabrizio D’Orta sindaco di Sant’Angelo a Cupolo dopo l’atto vandalico perpetrato ai danni del cimitero comunale di Montorsi. Un saccheggio efferato che ha visto oltre al furto e al danneggiamento delle tomb, la profanazione delle stesse. Infrante e divelte le lapidi in marmo, portafiori in ottone e arredi i rame strappati con una violenza inaudita rubate senza alcuna pietà alcune cornici con all’interno foto dei defunti. A fare la triste scoperta nella mattinata di giovedi i dipendenti della ditta che si occupa della gestione del cimitero e i familiari dei defunti. Sconcerto per la comunità di Montorsi che in un primo momento ha creduto che a devastare il cimitero fossero state le forti raffiche di vento di questi giorni, ma solo dopo una analisi approfondita ci si è accorti del saccheggio.
Cittadini e sindaco condannano fortemente il vile atto, ma le responsabiloità vanno ricercate anche nella cattiva gestione del servizio di sorveglianza del cimitero. I cancelli di accesso infatti restano perennemente aperti senza rispettare gli orari disposti dalla stessa ditta. Il sindaco D’Orta garantisce che andrà fino alla vicenda invitando i getsori dell’azienda a fare luce su quanto accaduto e a ripristinare il servizio cimiteriale. Oltre al furto infine, quello che mortifica fortemente le persone, è l’intrusione nella sfera intima e privata che ferisce il ricordo dei defunti.