Le parole dell’Arcivescovo Metropoliota Accrocca a sugello del rito funebre di Monsignor Serafino Sprovieri, scomparso lo scorso 3 gennaio, le cui spoglie sono state celebrate con una messa solenne in Cattedrale. Il presule, per quindici anni alla guida della diocesi beneventana, ha fatto ritorno nella città cui tanto ha dato in termini di spiritualità e di umanità e nei confronti del quale la stessa città tributa il giusto riconoscimento in un tempo liquido in cui la fugacità del vivere è regola aurea. Il quattordicennio dell’arcivesciovo di San Pietro in Guarano resta, forse, il più significativo degli ultimi anni. Lo testimonia l’affetto di chi lo ha conosciuto e la considerazione del mondo laico, delle istituzioni presenti al Duomo. Oltre al sindaco Mastella, l’assessore Pasquariello, i rappresentanti più alti in grado delle Forze dell’Ordine, il sindaco di San Giorgio del Sannio Mario Pepe, ex amministratori come Sandro D’Alessandro e Pasquale Viespoli che con Mons Sprovieri ha condiviso un lungo cammino in una stretta comunanza di intenti, ciascuno nel campo della propria azione. Atmosfera solenne ma sobria per l’estremo saluto a Mons Serafino Sprovieri che da oggi riposa nell’ipogeo della Cattedrale.
