L’aggiudicazione al Cav di alcuni spazi della Spina Verde e il clamore attorno a questa vicenda che ha rinfocolato le tensioni tra Lap Asilo31 e il sindaco Mastella. Le due parti non hanno mai trovato punti di convergenza e di dialogo e in questo caso men o che mai. L’occupazione dei militanti di via Firenze e la successiva minaccia del sindaco di sloggiarli ha ulteriormente esacerbato gli animi. Sta di fatto che una organizzazione ultracattolica, legittimemente ancorata ai propri principi etici che oppone ad un relativismo che si opina dilagante, prende possesso di spazi che il Comune si guarda bene dall’assegnare direttamente per esercitare la prpria missione di salvazione delle anime e non soltanto. Dal canto suo Basile, il leader di Lap, ha inviato una missiva all’Arcivescovo Accrocca nella quale parla di gestione politica arbitraria degli spazi pubblici. “Siamo stati contenti dell’affidamento della struttura alla parrocchia per garantire la tutela dell’area verde ma se questo obbiettivo deve diventare un mero pretesto per fare di uno spazio pubblico e laico una sede di propaganda ideologica e religiosa allora con decisione affermiamo la necessità di un utilizzo collettivo e trasparente di questi ultimi”. Gli spazi pubblici devono conservare il principio della laicità e di conseguenza le associazioni di stampo cattolico non possono usufruirne in maniera strumentale tanto più se per fare condizionamento ideologico”, questa l’opinione di Basile e del Lap Asilo31.
Anche il PD, seppur con riluttanza, entra nella diatriba. Giovanni De Lorenzo segretario cittadino democratico è critico circa le modalità con le quali si è giunti a questa conclusione