Non si ferma l’azione della macchina amministrativa di Palazzo Mosti che in pieno weekend dell’Immacolata riunisce un tavolo tecnico in merito alla vicenda “mensa scolastica” al quale hanno partecipato oltre al sindaco Clemente Mastella e all’assessore all’Istruzione Rossella Del Prete, i dirigenti Alessandro Verdicchio e Vincenzo Catalano. Il Comune di Benevento, nel rispetto delle decisioni assunte dal Consiglio di Stato, garantirà la prosecuzione della procedura di gara 2015/2020 mediante la verifica dei requisiti all’atto richiesti, previa istanza di dissequestro di tutti gli atti relativi alla medesima gara oggetto di acquisizione della Guardia di Finanza nel dicembre 2015 su delega dell’Autorità Giudiziaria.
In ogni caso, all’esito della decisione del TAR Campania in merito all’impugnativa del Regolamento sull’obbligatorietà della fruizione del servizio mensa comunale, fissata per il 21.12.2017, l’Amministrazione si riserva una valutazione complessiva dell’assetto del servizio di ristorazione per l’adozione dei consequenziali atti. Questo il laconico comunicato dell’Amministrazione. Nel frattempo Altrabenevento chiede che l’avvocato Abbamonte, ascoltatissimo consigliori del sindaco, spieghi “i misteri delle condanne dei giudici amministrativi”. Il coordinamento di Altrabenevento non crede ai colpi di sfortuna giudiziaria e chiama Abbamonte ad un pubblico confronto, magari una conferenza stampa, nella quale spieghi le ragioni di questa serie incredibile di rovesci.
“Come ha potuto pensare che il TAR non avrebbe censurato la immotivata esclusione di Quadrelle 2001 dalla gara ad inviti del 2016? Come ha potuto pensare che il Consiglio Stato avrebbe tranquillamente consentito all’Ente di non rispettare la sua precedente sentenza per il servizio quinquennale alla cooperativa di Quindici? Gli interrogativi di Corona e compagni. E poi. “Il noto avvocato potrebbe anche spiegare il mistero della SCIA sanitaria di ottobre 2015 per il centro di cottura di Ristorò/Quadrelle 2001. Il TAR nel 2016 e il Consiglio di Stato agli inizi del 2017, l’hanno considerata inesistente o non regolarmente presentata, poi ad ottobre scorso lo stesso Consiglio di Stato, stesso giudice relatore, ha accertato che quel documento era stato presentato regolarmente a ottobre 2015. Come mai nessuno ricorda che la ASL aveva sospeso quella SCIA sanitaria fino a marzo 2016 per verificare la presenza di amianto nel tetto, secondo le ipotesi dell’ARPAC? Corona è dell’avviso che si debba fare luce su questi misteri e torna ad attaccare Mastella e grillini con i quali ingaggia da tempo una battaglia senza quartiere. “Il primo cittadino potrebbe adesso passare la “patata bollente” alle scuole e ai genitori, risparmiare sulla spesa comunale e lasciare senza lavoro quaranta dipendenti della mensa. Mastella potrebbe anche raggiungere un nuovo record: Benevento, prima città ad abolire la refezione scolastica per una convergenza politica tra UDEUR rifondato e grillini.