Si riacutizza lo scontro da sempre esistente tra Clemente Mastella e il Lap Asilo31. Dai tempi della campagna elettorale fino ad oggi tra sindaco e attivisti del Rione Libertà è sempre scorso livore e da parte di Palazzo Mosti è sempre stata prioritaria la volontà di sloggiare il Lap dalla sede in cui è nonostante le multiformi attività del centro sociale a sostegno dei bisogni di un quartiere difficile come il Rione Libertà che assurge agli onori della cronaca solo quando deve diventare un serbatoio di voti consistente per vincere le elezioni.
Il riesplodere dei contrasti lo si è constatato con la contestatissima apertura del centro per la vita negli spazi della Spina Verde che il comune ha attribuito alla Parrocchia dell’Addolorata. Sulle prime Assemblea Popolare aveva guardato con favore a questa soluzione per poi rivedere le proprie posizioni non appena si era fatta strada l’ipotesi del CAV. E questa mattina, in occasione dell’apertura del centro, il blitz simbolico del Lap che contesta una simile iniziativa. “Ci saremmo aspettati altra destinazione, magari con finalità legate al culto e alla presenza di organizzazioni cattoliche a sostegno dei mezzi di contrasto ai disagi di un territorio debole e non certo l’apertura di un ufficio ideologizzato che cozza con i dettami di una legge dello stato in vigore da quarant’anni”. L’arrivo della Polizia e i vari conciliaboli hanno posto fine all’occupazione e l’inaugurazione ha potuto avere luogo ma di certo le polemiche proseguiranno. Il sindaco ha rilanciato dando la patente di abusivi a Basile e compagni e tutto questo lascia presagire che siamo di fronte ad una nuova stagione di aspri scontri tra Amministrazione e centri sociali con una sostanziale differenza col passato: Mastella è immerso nella campagna elettorale, per se stesso o per qualcuno dei suoi lo staremo a vedere, e questo dirotta la sua attenzione altrove. Aprire nuovi fronti non conviene a nessuno.