Carenza idrica, una annosa problematica discussa all’Università degli Studi del Sannio unitamente con i gestori dei maggiori acquedotti della Campania. A promuovere l’incontro sono stati i proff. Francesco Fiorillo e Libera Esposito, con un interessante convegno dal titolo “Siccità: problematiche e rimedi” che venerdì scorso ha visto seduti ad uno stesso tavolo i rappresentanti della “ricerca universitaria” ed i “tecnici” degli acquedotti campani. Un momento di riflessione e di studio importante a cui hanno preso parte rappresentanti dell’Autorità̀ di Bacino Liri Garigliano Volturno; dell’ IAH -Italia, unitamente al professore Francesco Maria Guadagno, Presidente AIGA e docente dell’Università̀ degli Studi del Sannio, Lorenzo Benedetto del Consiglio Nazionale dei Geologi. Il convegno ha fornito una reale “fotografia” delle problematiche legate alle carenze idriche in riferimento al biennio 2016\2017 che ha fatto registrare purtroppo il dimezzamento dei volumi di ricarica a causa del decremento delle precipitazioni e naturalmente alle soluzioni da adottare sia a breve che a lungo termine. Dopo i saluti del Rettore dell’Università del Sannio, Filippo De Rossi e del presidente dell’Ordine dei Geologi, i lavori sono stati affidati a Francesco Fiorillo che ha relazionato su “La recente riduzione delle portate sorgive: dati storici e previsioni da dati di monitoraggio di sorgenti carsiche in Appennino Meridionale”; Nicola D’Agostino, INGV, sede Roma “Deformazioni di origine idrologica in Appennino Meridionale”; Nicola Fontana, docente dell’Università̀ del Sannio: “Precipitazioni e siccità̀ nella Regione Campania”; Marco Petitta, docente dell’Università̀ degli Studi di Roma “La Sapienza”: “La risorsa idrica sotterranea nell’Appennino laziale-abruzzese: effetti della siccità̀ 2017 e implicazioni per gestione e protezione idrogeologica”. Al termine delle relazioni è stato dato vita ad una tavola rotonda moderata dal giornalista Pietro Palazzo. Presenti al tavolo i tecnici di ABC (Acqua Bene Comune), l’azienda che gestisce l’acquedotto napoletano, dell’Acquedotto Pugliese, dell’Autorità di Bacino, il presidente di Alto Calore Servizi, Raffaello De Stefano. Dal dibattito è venuto fuori forte il dato allarmante di questo periodo di siccità che sta mettendo a dura prova le forniture ed è emersa soprattutto l’intenzione di stringere un “patto” con l’università al fine di “contenere” questo periodo siccitoso e gettare le basi per un piano che possa servire come “rimedio” a situazioni di questo genere. Un posto all’interno della discussione è stato occupato anche da un’incompiuta straordinaria quale è la diga di Campolattaro, un invaso che potrebbe limitare la carenza idrica nell’area beneventana. Visto l’importanza dell’argomento e gli studi messi in atto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli studi del Sannio è auspicabile un’altra serie di incontri sull’argomento siccità. La prossima volta potrebbero entrare in scena anche i politici del territorio, ai quali spettano scelte molto importanti nella gestione della risorsa idrica. E’ auspicabile la massima sinergia tra i vari attori, visto che c’è da attendersi la massima attenzione su un problema che interessa tutti.