Torna il “Laceno d’oro”, lo storico festival internazionale ‘del cinema del reale’, 42esima edizione, e da quest’anno lancia un concorso internazionale per lungometraggi: in gara sette titoli selezionati tra gli oltre 2500 giunti da 104 paesi del mondo sul tema degli spazi urbani. Primo presidente della giuria è il regista newyorkese Abel Ferrara. Ad Avellino, da domani martedì 5 a domenica 10 dicembre nelle due sale del Cinema Partenio in Via Giuseppe Verdi (ingresso libero), in programma oltre settanta proiezioni, comprese le opere dei due concorsi internazionali, un omaggio al maestro Luigi Zampa, workshop, presentazioni di libri, musica e mostre.
Oltre quaranta gli ospiti tra cui i registi Abel Ferrara, Sebastiano Riso, Federico Francioni, Daniele Gaglianone, Giovanni Cioni, Francesco Clerici, Luca Bellino, Silvia Luzi, i musicisti Canio Loguercio e Maurizio Capone con BungBangt, la scrittrice e illustratrice Chiara Rapaccini. Il Laceno d’oro è organizzato dal Comune di Avellino e dal Circolo ImmaginAzione, con il contributo della Regione Campania e in collaborazione con la rivista cinematografica Sentieri Selvaggi.
Al regista italo-americano Jonas Carpignano andrà il “Premio Giacomo D’Onofrio”, riconoscimento che il festival di Avellino dedica ai giovani cineasti in memoria dell’intellettuale irpino che insieme con Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino fondò il Laceno d’oro nel 1959. Alla cerimonia di premiazioni, che si svolgerà domenica 10 dicembre alle ore 21, seguirà la proiezione speciale di “A Ciambra”, il film di Carpignano selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar 2018. L’opera seconda del regista italo-americano, già miglior film europeo alla Quinzaine des Réalisateurs dell’ultimo Festival di Cannes, racconta di un ragazzo di una comunità rom di Gioia Tauro in Calabria e del rapporto tra immigrati, rom e italiani.
Novità della 42esima edizione del festival è il concorso di lungometraggi “Laceno d’oro 2017” sul tema “cinema e spazi urbani” che affianca quello dei cortometraggi, “Gli occhi sulla città”, giunto alla quarta edizione. Sono sette le opere in corsa per il Miglior lungometraggio, dopo il lungo lavoro di selezione a cura di Aldo Spiniello, Sergio Sozzo e Leonardo Lardieri, della rivista cinematografica Sentieri Selvaggi. “Il festival di quest’anno – spiega Tonino Spagnuolo presidente del Circolo ImmaginAzione – ha scelto di dare particolare rilievo ai due concorsi, dei corti e dei lungometraggi, che hanno registrato un successo notevole di partecipazione. Soprattutto sono arrivate opere da tutto il mondo e di buonissima qualità. Per noi si tratta di una scelta strategica, quella di cercare di far emergere e valorizzare opere realizzate da giovani indipendenti, a volte provenienti dalle regioni più difficili del globo, con la speranza di contribuire a far crescere gli autori di domani”.
Le opere in corsa per il “Premio Laceno d’oro 2017” sono: dalla Francia “Also known as Jihadi” di Eric Baudelaire (5 dicembre alle ore 17,45) e “La nuit éclaire la nuit” (Dark on Dark) di Lo Thivolle (7 dicembre alle ore 17,30), dall’Italia “Guarda in alto” di Fulvio Risuleo (6 dicembre alle ore 19,30, incontro con l’autore), “’77 No Commercial Use” di Luis Fulvio (6 dicembre alle ore 21,30 – Incontro con l’autore) e “Incanto” di Claudio Romano e Elisabetta Betty L’Innocente (9 dicembre alle ore 16,15 – Incontro con gli autori), dalla Germania “Drift” di Helena Wittmann (8 dicembre alle ore 19 – Incontro con l’autrice) e dagli Stati Uniti “Coalesce – A Composed City” di Joshua Provost (9 dicembre alle ore 20 – Incontro con l’autore).
Il film vincitore sarà scelto da una giuria di qualità presieduta da Abel Ferrara, che presenterà in anteprima in Campania “Piazza Vittorio” (7 dicembre ore 21,30), il documentario sul multietnico quartiere romano in cui vive oggi il regista newyorkese. Con Ferrara in giuria lo scrittore, attore e regista britannico Ross Sutherland, il critico e festival programmer Giulio Casadei e i registi italiani Giovanni Cioni, che incontrerà il pubblico in occasione della proiezione di due suoi lavori, il film “Viaggio a Montevideo” e il corto “Au monde Tyresia” (7 dicembre alle ore 19,30), e Francesco Clerici, di cui sarà proiettato il film “Maneggiare con cura” e il corto “Gillo Dorfles. In un bicchier d’acqua” (10 dicembre alle ore 19,30).
I lavori vincitori dei concorsi si aggiudicheranno un premio di Euro 3.500 per i lungometraggi e di Euro 1.500 per i cortometraggi grazie al contributo dalla Cassa Rurale di Battipaglia. “Il festival cinematografico Laceno d’oro – dichiara Silvio Petrone, presidente della Cassa Rurale di Battipaglia – con la sua storia e con le tematiche che gli sono proprie, rappresenta un unicum nel mondo della settima arte, per la sua attenzione al reale, al territorio, ai giovani, a coloro che spesso non hanno voce. Per questo la Cassa Rurale di Battipaglia, espressione della cooperazione, della mutualità e del localismo, ha voluto essere accanto a questa importante manifestazione”. Quindici i cortometraggi in gara per il Premio “Occhi Sulla Città” provenienti da Italia, Brasile, Francia, Cina, Thailandia, Serbia, Montenegro e Kirghizistan. In giuria i registi Carlo Michele Schirinzi, Federico Francioni e Andrès Arce Malconado.
Alla rassegna irpina parteciperanno anche il regista Sebastiano Riso che incontrerà il pubblico dopo la proiezione del suo ultimo lavoro “Una famiglia” (9 dicembre alle ore 21,30) reduce da Venezia 74; il regista Federico Francioni che presenterà “The First Shot” (9 dicembre alle ore 18,30), il film diretto con Yan Cheng e vincitore del Pesaro Film Festival 2017; il registaDaniele Gaglianone con il film “Granma” diretto con Alfie Nze e con il corto Joy (9 dicembre alle ore 20).
Arricchiscono il cartellone due film in anteprima in Campania. “Il Cratere”, opera prima di Luca Bellino e Silvia Luzi (8 dicembre alle ore 21,30) in concorso alla Settimana della Critica di Venezia 74 e vincitore del Premio speciale della Giuria al 30mo Tokyo International Film Festival, verrà accompagnato dagli autori e dai protagonisti Sharon e Rosario Caroccia.“Mozzarella Nigga” di Demetrio Salvi (8 dicembre alle ore 17), docufilm sulla vita artistica del cantautore Maurizio Capone leader dei BungtBangt, sarà proiettato alla presenza del regista e del cast. Sugli schermi del Laceno d’oro si alterneranno film che hanno già avuto distribuzione nazionale e produzioni indipendenti italiane e internazionali: “La vita in comune” di Edoardo Winspeare (5 dicembre ore 21,15), a seguire incontro con i protagonisti Antonio Carluccio e Claudio Giangreco; “Imma” di Pasquale Marino (5 dicembre alle ore 19,45), a seguire incontro con l’autore e con Alessandro Aniballi e Giordano De Luca; “45… Good Wine” di Lucio Bastolla e Alfonso Perugini (6 dicembre alle ore 15,30); “Capriccio d’autunno” di CaneCapovolto (6 dicembre ore 20); “Nico” di Susanna Nicchiarelli (6 dicembre alle ore 21,30); “Eclisse senza cielo” di Carlo Michele Schirinzi (7 dicembre alle ore 18); “Johnny” e “Moo Ya” di Filippo Ticozzi (8 dicembre alle ore 18), a seguire incontro con l’autore; “Journal d’un desparu” di Emmanuel Ostrovski e Joseph Rottner (8 dicembre alle ore 20), a seguire incontro con gli autori; “Vedete, sono uno di voi” di Ermanno Olmi (10 dicembre alle ore 17,30); “Controfigura” di Rä Di Martino (10 dicembre alle ore 19,30), incontro con l’autrice.
Il 6 dicembre alle 18,30 Chiara Rapaccini, scrittrice e illustratrice, compagna di vita dell’indimenticato maestro Mario Monicelli, presenterà il libro “Baires” (Ed. Fazi), un viaggio tra Buenos Aires, la provincia argentina e Roma, dove la protagonista, alter ego della scrittrice, è Frida, una donna di mezza età, stilista e disegnatrice per bambini che, annientata dal lutto per la perdita del marito, fugge dalla sua città verso un territorio misterioso e contraddittorio. Il 7 dicembre alle 12 al Godot Art Bistrot di Via Mazas presentazione di “Occhio privato”(Ed. Cinema Sud) del giornalista e critico cinematografico Antonio Fiore, una raccolta di articoli degli ultimi tre anni pubblicati sul “Corriere del Mezzogiorno”, assieme a racconti e incontri.
Omaggio a Luigi Zampa con la mostra “Luigi Zampa. Dalla parte del pubblico”, a cura di Orio Caldiron ed Enrico Lancia, che si inaugurerà martedì 5 dicembre alle 17,30 nel foyer del Cinema Partenio. In esposizione fino al 10 dicembre trenta pannelli che ripercorrono la carriera del maestro, che fu anche giurato del Laceno d’Oro, con locandine e foto di scena dei suoi memorabili film come “Anni difficili”, “Il vigile”, “Gli anni ruggenti”, “Il medico della mutua” e tanti altri. Tra questi, il capolavoro “Processo alla città” (1952), che sarà proiettato nella versione restaurata dalla Cineteca Nazionale-Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia il 7 dicembre alle ore 19. Con Amedeo Nazzari e Silvana Pampanini, il film è una realistica ricostruzione della camorra napoletana e del famoso processo Cuocolo su soggetto di Francesco Rosi. Seguirà la presentazione del libro “Luigi Zampa” a cura di Orio Caldiron e Paolo Speranza (direttore di “Quaderni di Cinemasud”) primo lavoro collettivo sul regista romano che contiene studi e interventi di quindici autorevoli esperti.
Evento speciale il 6 dicembre alle 18,30 “Quasi fosse amore” del videoartista Antonello Matarazzo che presenta il videoclip dell’omonimo brano di Canio Loguercio e l’organettista Alessandro D’Alessandro dall’album “Canti, ballate e ipocondrie d’ammore” (Ed. Squilibri), vincitore della Targa Tenco 2017. All’incontro con live di Loguercio e D’Alessandro anche Chiara Rapaccini, che ha curato i disegni del videoclip.
In programma il 5 dicembre dalle 18,30 le proiezioni/concerto di due pellicole del primo Novecento dirette da Ubaldo Maria Del Colle, in collaborazione con la Cineteca Nazionale – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. “Lucia Lucì” (1922) sarà sonorizzato live da Roberto Marino pianoforte e autore delle musiche originali, Raffaello Galibardi e Annalisa Moriello violino, Roberto Vecchio violoncello, e “Napule ca se ve va” (1926) sonorizzato da Alessandro Ferrentino percussioni e hang drum e Marianna Siani violino. Seguirà l’incontro con Sergio Bruno della Cineteca Nazionale.
Il festival coinvolgerà anche gli studenti delle scuole superiori di Avellino con un Workshop dal 5 all’8 dicembre (ore 9-13) dal titolo “Do your Movie yourself. Pensare il cinema col corpo” a cura di Simona Rossi.Un laboratorio multidisciplinare per avvicinare gli studenti al linguaggio cinematografico, alla sintassi del cinema e alla propria presenza in relazione allo spazio e agli altri.