Due tavoli per la vertenza “Mancini”. In Prefettura, convocati dal prefetto Maria Tirone, si sono ritrovati il sindaco Paolo Foti, la dirigente Nicolina Silvana Agnes, il consigliere provinciale Girolamo Giaquinto, la Regione, rappresentata da due dirigenti, il Provveditore Rosa Grano e la dirigente del Genio Civile Claudia Campobasso. Nessuna soluzione alternativa concreta ai turni pomeridiani, almeno per il momento. Dopo la chiusura del Liceo Mancini si teme un effetto domino. Il rischio di altri sigilli e ulteriori disagi è concreto.
Anche per questo gli studenti del Mancini sono intenzionati ad andare il 6 dicembre a Roma sotto la sede del Ministero della Pubblica Istruzione. Un sit in di protesta per sollecitare il governo ad intervenire sull’emergenza scuola in Irpinia.
Professori e dirigenti non dovrebbero partecipare alla spedizione. Il 6 dicembre è un giorno feriale e il personale docente deve comunque garantire il regolare svolgimento delle lezioni, anche perché non si prevede una partecipazione massiccia alla trasferta romana. Si spera nel sostegno dei genitori e delle istituzioni locali.
Intanto si cerca di alleviare quantomeno i disagi per i circa 1200 studenti che sono impegnati nei turni pomeridiani. Da stamattina è disponibile la Solimena e le sue aule, soprattutto per i ragazzi pendolari costretti comunque ad arrivare di mattina in città.
Anche per questo la Provincia, ed in particolare il consigliere con la delega ai Trasporti Enza Ambrosone, è impegnata con le aziende di trasporto locali a rivedere gli orari per adattarli alle mutate esigenze degli studenti.