Bandiere e striscioni per denunciare la gravosa situazione in cui versa il settore estrattivo della Regione Canpania. Benevento si è risvegliata questa mattina con un presidio di protesta dinanzi la Prefettura di Benevento. A scioperare le imprese dell’hinterland beneventano e i sindacalisti che sono a fianco dei lavoratori. Nonostante l’approvazione del PRAE avvenuta circa 11 anni fa, sostengono i sindacati, gli esercenti delle attività estrattive attendono ancora l’attuazione del piano regionale con l’attivazione dei comparti. La provincia di Benevento è quella maggiormente penalizzata e l’intero settore è al collasso. A scendere i campo insieme alla Cgil e Cisl anche l’Ance capitanata da Mario Ferraro che ha proposto al Prefetto di Benevento Galeone un tavolo istituzionale con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Una situazione che mette a rischio non solo i livelli occupazionali ma anche il Prodotto interno lordo.
A sostenere i lavoratori la Fillea e la Cgil Sannita capitanata da Rosita Galdiero che sostiene fortemente lo sblocco delle attività estrattive della provincia, con particolare riferimento alle cave. Mille lavoratori addetti all’estrazione in ginocchio e ricadute sull’indotto. Un grido unito quello dei lavoratori “evitare il collasso dell’economia sannita”.