Abbiamo svolto un’approfondita disamina sulla diga di Campolattaro agendo secondo le direttive impartite dal Ministero e a tutela degli interessi del territorio. Rispetteremo il crono-programma stabilito per mettere in esercizio dopo circa 40 anni una grande opera pubblica ed onoreremo l’incarico affidatoci. Del resto, siamo molto interessati e stiamo lavorando alacremente per consentire al territorio sannita e campano di sfruttare in tutta sicurezza le enormi potenzialità offerte dall’invaso sul fiume Tammaro. I cittadini, l’agricoltura, l’industria hanno bisogno di quelle decine di milioni di metri cubi d’acqua che la diga raccoglie e siamo impegnati per poter rispondere a queste istanze”.
E’ quanto ha dichiarato stamani il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci al termine di un’intensa giornata di lavoro nel corso della quale l’Università degli Studi del Sannio – Dipartimento di Ingegneria ha consegnato alla Provincia il 1° stralcio dello studio di rivalutazione sismica della diga di Campolattaro secondo una Convenzione stipulata nel 2014.
Alla consegna del Rapporto erano presenti: per la Provincia, oltre al Presidente, l’ing. Salvatore Minicozzi, responsabile del Settore Infrastrutture; per l’Università sannita – Dipartimento di Ingegneria le docenti di Ingegneria strutturale, Maria Rosaria Pecce, e di Ingegneria geotecnica, Stefania Sica; per la Società partecipata Asea, che per conto della Provincia è l’Ente gestore dell’invaso, il Presidente Carlo Petriella, i componenti del C.d.A. Elisabetta Cuoco e Michelantonio Panarese, i tecnici ing. Giovanni Sportelli, ing. Gilda Buda, dott. Giovanni Cacciano e ing. Gianluca Maiorano.
La rivalutazione sismica è quello studio e procedura tecnico-specialistica finalizzata ad accertare la rispondenza dell’invaso di Campolattaro alle attuali norme antisimiche, che sono in continua evoluzione. A tale proposito si è appreso che il prossimo Bilancio di Previsione della Provincia prevede l’accantonamento delle somme necessarie per portare a termine il 2° lotto della rivalutazione sismica. Il Presidente Ricci, sulla scorta del parere del funzionario Minicozzi, si è dichiarato pronto a dare corso alla seconda parte del programma concordato con l’Università del Sannio.