La vertenza irpina interessa oltre 80 unità, di cui 35 ispettori tecnici. La riforma avrebbe dovuto prevedere l’accorpamento dei servizi ispettivi del Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail per evitare duplicazioni nelle ispezioni. Una riorganizzazione rimasta a metà e che ha finito con il penalizzare economicamente soprattutto gli ispettori, coloro cioè che, con il loro lavoro quotidiano sul territorio, dovrebbe garantire il rispetto della normativa sul lavoro e sulla sicurezza.