Anche nella giornata di domenica 29 ottobre 2017, sono stati numerosi i visitatori della Rocca dei Rettori, sede storica della Provincia di Benevento ed area espositiva e monumentale. Lo sottolinea con viva soddisfazione Claudio Ricci, Presidente della Provincia, che continua a proporre iniziative ed occasioni per consentire a quanti amano l’arte, la storia, l’archeologia di visitare la Rocca e le sue emergenze..
Nell’ambito di tour organizzati spontaneamente, grazie anche ad informazioni attinte dalla rete, o promossi da Agenzie e/o da guide turistiche, non meno di duecento persone nelle sole ore mattutine hanno risalito la rampa che dà accesso al monumento longobardo – rinascimentale. Le visite organizzate provebivano in particolare da Frosinone e da Sarno (SA). I visitatori, naturalmente, dopo la visita alla Rocca dei Rettori non hanno mancato di ammirare gli altri monumenti della ex capitale del principato longobardo di Benevento (Chiesa di S. Sofia e Museo del Sannio, Arco di Traiano, Duomo etc.)
A proposito delle testimonianza della civiltà longobarda, fiorita a Benevento per circa cinque secoli, tra quanti che hanno visitato Benevento e la Rocca dei Rettori, particolarmente interessati ed emozionati sono stati i visitatori di Sarno, città la cui fondazione e, comunque, le cui radici storiche sono strettamente legate al ducato longobardo di Benevento. Il gruppo di sarnesi, organizzato dalla Associazione Culturale Aretè, ha mostrato di aver molto gradito “questo ritorno a casa” – potremmo dire così. Nella Rocca dei Rettori, d’altra parte, è aperta al pubblico e dunque offre un ulteriore motivo di interesse per i visitatori, anche la mostra estemporanea Tripersonale “Sintonie e policromie” con gli artisti sanniti Raffaella Bellonia, Titti D’arienzo e Antonio Ricciuto.
Eguale successo, peraltro, hanno ottenuto le altre iniziative in corso nella rete della Provincia: ad Arcos, infatti, i numerosi visitatori possono ammirare la straordinaria mostra fotografica del “Laboratorio irregolare” di Antonio Biasucci, oltre naturalmente alla esposizione permanente del Tempio egizio della dea Iside di epoca imperiale romana.