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World Pasta Day, Masiello: “in Campania esempi di 100 % di grano italiano”

World Pasta Day, Masiello: “in Campania esempi di 100 % di grano italiano”

25 Ottobre 2017 | by Anna Liguori
World Pasta Day, Masiello: “in Campania esempi di 100 % di grano italiano”
Attualità
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“Trasparenza e consumo consapevole sono alla base di un cambiamento epocale nel rapporto con il cibo”. È l’augurio che Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti, rivolge in occasione del World Pasta Day, che si festeggia oggi in tutto il mondo, e che apre il rush finale verso l’etichettatura obbligatoria con la provenienza del grano utilizzato. L’obbligo scatterà da febbraio 2018. “Un provvedimento – sottolinea Masiello – fortemente sostenuto dalla Coldiretti per garantire maggiore trasparenza negli acquisti ai consumatori e fermare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione causando la drastica riduzione delle semine. Una risposta anche alle domande dei cittadini come dimostra il prepotente ritorno dei grani nazionali antichi come il Senatore Cappelli e la decisa svolta verso una pasta tutta italiana. Ricordiamo il progetto pasta grano aureo dello stabilimento Voiello di Marcianise, che fa capo al Gruppo Barilla, con un contratto di filiera per l’acquisto di grano duro prodotto dai nostri agricoltori. Una scelta anche a tutela della salute perché in Italia è vietato l’utilizzo del glifosato sul grano in pre-raccolta a differenza di quanto avviene per quello straniero proveniente da Usa e Canada dove ne viene fatto un uso intensivo per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato. Sulla quantità di proteine c’è da ricordare che quest’anno il grano aureo che si coltiva nell’entroterra campano è arrivato a punte del 18,5% di proteine con una media del 15,4% . È noto che il valore ottimale per la pasta top quality è il 14%. Pertanto bisogna smontare alcuni luoghi comuni e garantire al consumatore libertà di scelta. Coldiretti prosegue la sua battaglia per un’etichettatura che sia sempre più la carta d’identità del prodotto, che risponde ad una prospettiva di sviluppo sostenibile e responsabile”.

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