Versa da anni in uno stato di degrado e abbandono Lungosabato Bachelet tra siringhe e preservativi. Un viale dell’orrore specialmente di notte. La zona da tempo è frequentata da coppiette in cerca di intimità e tossicodipendenti, e il risultato è rappresentato da ogni sorta di rifiuto compreso slip sporchi di sangue e cartacce ovunque. Illuminazione scarsa e controlli inefficaci che allontanano i cittadini che vorrebbero godere di uno degli angoli più suggestivi della città. Due milioni il progetto per la costruzione in base alla delibera di Giunta del 28 luglio 2000, parliamo dell’epoca Viespoli, e nessuna data certa circa la sua inaugurazione. Molti cittadini ignorano che in piena città ci possa essere un parco fluviale e d’altra parte quello che si apre sotto i nostri occhi non sembra proprio un’area attrezzata. Insomma tra denaro pubblico e buoni propositi, Lungosabato Bachelet langue in un degrado inspiegabile e col Comune in dissesto non si prevedono sviluppi positivi.