Continua il botta e risposta a distanza tra Articolo Uno ed Altrabenevento in merito al problema dell’eolico selvaggio a Morcone. Dopo la replica di Gianluca Aceto da registrare la reazione di Gabriele Corona che accusa Aceto di avere controbattuto utilizzando il metodo dell’insulto. “Aceto con la scomposta risposta di ieri che tradisce particolare nervosismo, attribuisce solo ai funzionari le responsabilità per le autorizzazioni concesse dalla Provincia per i parchi eolici poi sequestrati dalla magistratura, e per i pareri favorevoli concessi alla Repower per la costruzione di una centrale elettrica sotterranea per pompare acqua dalla diga di Campolattaro in un lago artificiale tra Morcone e Pontelandolfo.
E’ il solito atteggiamento dei politici che fanno a gara per rivendicare i risultati “positivi” degli Enti che amministrano e per attribuire ad altri i disastri. Evidentemente l’ex assessore provinciale fa finta di aver dimenticato la sua appassionata difesa della centrale da 600 milioni di euro, anche in quel caso con parole di fuoco contro Altrabenevento che invece ne denunciava i pericoli anche in caso di terremoti. Aceto pure adesso si scaglia violentemente, ed inutilmente, contro l’associazione per la “città sostenibile contro il malaffare”, che a suo avviso esiste solo per attaccarlo, e addirittura offende l’avvocato Sandra Sandrucci accusandola di fare soldi con la sua attività professionale a sevizio della causa ambientalista. Non ho intenzione di rispondere al delirante e ridicolo tentativo di Aceto di nascondere le sue responsabilità con gli insulti ad Altrabenevento, ma voglio invece ricordare che Sandrucci svolge la sua attività professionale, quando richiesta, con grande serietà a fronte di rimborsi spesa o parcelle ridicoli. A differenza di Aceto che nel corso della sua lunga militanza politica da Rifondazione Comunista al PD, fino alle lista civica sostenute da destra, ha ricevuto compensi per la partecipazione ai Consorzi industriali o come assessore provinciale, commissario delegato, consigliere o vicesindaco di Telese, Altrabenevento non percepisce e neppure chiede finanziamenti o contributi pubblici e neppure sponsorizzazioni. Continueremo ad occuparci di tutela dell’ambiente e lotta al malaffare con tutti i soggetti che hanno intenzione di fare altrettanto con coerenza, ma continueremo anche a denunciare le contraddizioni dei politici, pure quelli che fanno i dirigenti della sinistra che hanno contribuito a sinistrare.