Per la prima volta nel Sannio, presso l’U.O.C. di Cardiologia dell’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento, è stato effettuato un complesso e difficile intervento di estrazione di un defibrillatore che si era infettato ed era migrato all’esterno della cute e dei cateteri presenti nel cuore, in un giovane paziente affetto da malattia cardiaca congenita, a cui il defibrillatore aveva già efficacemente salvato la vita.
La gravità delle ferite cutanee non ha consentito l’impianto del nuovo defibrillatore immediatamente, ma solo dopo completa guarigione delle ferite, che sarebbe dovuto avvenire non prima di 40 giorni.
Per evitare la permanenza al giovane paziente in Ospedale per così lungo tempo, è stato, quindi utilizzata una nuovissima tecnologia: il giubbotto salvavita “life vest” con funzione di defibrillatore. Il dispositivo, infatti, si indossa agevolmente ed è in grado di riconoscere aritmie mortali e di trattarle mediante l’erogazione di una o più scariche elettriche che ripristinano il ritmo cardiaco normale. Il trattamento mediante l’utilizzo di life vest è indicato in casi come questi ed è presente nelle linee guida europee.
Il giubbotto salvavita “life vest” permetterà al giovane paziente di completare a casa propria la restante parte della degenza, attendendo la completa guarigione della ferita ed il nuovo impianto di defibrillatore definitivo probabilmente sottocutaneo.