Ad ascoltarlo il capo della Procura Rosario Cantelmo, il prefetto Maria Tirone, il comandante dei carabinieri Massimo Cagnazzo e il questore di Avellino. Un segnale di attenzione forte da parte delle istituzioni locali ad un impegno civile che deve andare oltre la divisa e i ruoli istituzionali per incidere in profondità.
“Nei nostri report non abbiamo mai avuto riscontro di ramificazioni criminali, più che altro in Irpinia operano cani sciolti, pezzi più o meno autonomi che non è facile ricondurre a clan e organizzazioni malavitose”, precisa l’autore.