Punta sul recupero dei crediti il piano di salvataggio dell’Alto Calore. Confronto serrato tra azienda e sindacato nella sede di Corso Europa sulla strada da seguire per superare l’attuale emergenza finanziaria. Non sono mancati i momenti di tensione, ma alla fine si sono indicati di concerto i prossimi step da seguire. Il confronto, stavolta circoscritto alle Rsu, riprenderà già nelle prossime ore per analizzare nel merito le single vertenze aperte.
Ammontano a circa 100 milioni le somme non riscosse dalla società di Corso Europa, intenzionata, su sollecitazione del sindacato, anche a riattivare l’ufficio preposto. Recuperare una quota rilevante dei crediti vorrebbe dire scongiurare il rischio fallimento. Sul punto il sindacato ha chiesto impegni precisi anche alla politica, ed alla Regione in particolare, chiamata ad un ruolo da protagonista nella delicata vertenza.
Il sindacato ha chiesto anche precise garanzie alla controparte sul mantenimento degli attuali livelli occupazionale e sul regolare pagamento degli stipendi. In questo senso diventa fondamentale una puntuale rivisitazione dei costi tra le diverse Regioni, necessaria per evitare che il peso finanziario dei principali servizi legati all’erogazione idrica ricadano solo ed esclusivamente sull’Irpinia.
