L’Irpinia ripiomba in piena crisi idrica. Dallo scorso fine settimana la portata d’acqua che alimenta l’impianto dell’Alto Calore di Cassano e le reti dell’Acquedotto Pugliese si è drasticamente ridotta. Degli 850 litri d’acqua al secondo stabiliti presso la sede dell’ Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale, nel sistema Acs ne sono stati infatti immessi almeno 100 in meno.
Il presidente Lello De Stefano ha già chiamato la Regione e chiede ai vertici dell’Acquedotto Pugliese un sopralluogo congiunto per ricalcolare la quantità di risorsa idrica nelle disponibilità di Acs. Giovedì si svolgerà un nuovo sopralluogo per controllare l’erogazione, nella speranza di ottenere precise garanzie sul rispetto degli accordi.
Sullo sfondo resta aperta la trattativa con il sindacato sulla complessa situazione finanziaria dell’ente di Corso Europa. Anche in questo caso servono soluzioni immediate per scongiurare il rischio fallimento.