“Il tema dell’immigrazione ogni giorno viene alimentato da notizie che, nella maggior parte dei casi, scuote l’opinione pubblica e interroga le Istituzioni preposte.
Il nostro intervento non vuole assolutamente costituire oggetto di discriminazione ma ovviamente una fonte di riflessione per riorganizzare il “sistema accoglienza-ospitalità” prendendo in considerazione tutti gli elementi del caso al fine di poter migliorare le attività che lo caratterizzano nell’interesse reciproco delle parti, quindi sia degli immigrati che della popolazione italiana.
Temiamo che ad oggi, tale operazione sia sfuggita di mano ai molti che si sono adoperati in tal senso, a partire dalle Istituzioni fino ad arrivare a coloro che si occupano dell’ospitalità.
La carenza di uno spiccato senso di responsabilità e l’inefficace organizzazione che emerge dalla precaria gestione del servizio di accoglienza, viene rilevato e dimostrato dall’evidente caos sociale e dall’assenza di azioni concrete, con il quale viene quotidianamente caratterizzato.
Com’è doveroso ricordare tutti gli extracomunitari che si sono contraddistinti nel nostro Paese per azioni di solidarietà, di civiltà e di apprezzata integrazione, è doveroso aprire gli occhi e intraprendere tutti gli utili provvedimenti, per sedare coloro che, invece, rappresentano pericoli e minacciano la sicurezza sociale.
Tra le diverse criticità che vengono evidenziate dalla cronaca ogni giorno, abbiamo ricevuto delle segnalazioni in associazione e, dunque, avuto modo di apprendere, che alcune extracomunitarie, probabilmente ospitate presso il centro di accoglienza di via Acquafredda a Benevento, sono affette da AIDS e da sifilide e che alcune di loro, per diverso tempo monitorate e fermate dalle forze dell’ordine, sono dedite anche ad attività di prostituzione.
Ora, riteniamo che la questione debba essere affrontata con impeccabile responsabilità e serietà, ribadendo e rivendicando, fin da subito, la tutela della salute umana sia per gli immigrati e sia per la nostra Comunità.
E’ doveroso, a questo punto, prendere atto e verificare le condizioni di salute di tutti gli extracomunitari, conoscere quali sono le attività ed i controlli che sono stati e che vengono sistematicamente effettuati dalle Istituzioni preposte e dai responsabili dei centri di accoglienza, per salvaguardare la salute e tutelare tutti dalle varie forme di contagio che si possono diffondere.
Per questi motivi, il presidente dell’associazione IO X Benevento, Giuseppe Schipani, ha protocollato, questa mattina, presso la Prefettura di Benevento, una richiesta di accesso agli atti per prendere conoscenza delle attuali condizioni di salute, degli accertamenti ed eventuali provvedimenti sanitari adottati a favore delle extracomunitarie ospitate presso il centro di accoglienza situato in via Acquafredda a Benevento.
Successivamente, sarà premura dell’associazione, sollecitare le verifiche anche in tutti i centri di accoglienza situati in tutta la Provincia
Ribadiamo che tale attività si rende necessaria per tutelare sia la salute degli extracomunitari che quella dei residenti italiani.”