A bruciare ettari di bosco in valle Telesina, Vitulanese, Tammaro, innumerevoli focolai che hanno messo in ginocchio una provincia intera, ultimo nella mattinata a Colle Sannita. Di Tullio afferma che il personale del comando di Capodimonte è carente, sono 220 i vigili tra cui 180 gli operativi, ne mancano 12, annunciando anche che a Settembre arriveranno nuove unità. Un territorio quello del beneventano penalizzato anche per l’abolizione del Corpo Forestale dello stato ad oggi accorpato all’Arma dei Carabinieri. Di Tullio, attraverso delle slide, ha spiegato anche le cause degli incendi dolosi: mozziconi di sigarette, piromania, cause naturali, vendetta familiare e spopolamento delle aree colpite. Un rapporto altalenante inoltre con i sindacalisti e il Conapo di Benevento, ha sostenuto ai microfoni Di Tullio.
“Per spegnere i roghi sono stati utilizzati dei canadair, 14 in tutta italia, 1 in Campania a Pontecagnano e 5 a Ciampino, e per averli sul territorio”, -sostiene Di Tullio-, “c’è un iter amministrativo da seguire”. Il loro utilizzo crea però dei danni ai territori martoriati già dagli incendi.
Non solo roghi di boschi e campagne, ma nei dati dell’ AIB è stato stilato anche il rapporto con la Procura di Benevento con fascicoli aperti per incendi di auto, motocarri, abitazioni.