SOS ambiente, dopo i numerosi incendi che hanno flagellato l’intera penisola, roghi che stanno ancora interessando la regione Campania, arriva l’allarme degli ambientalisti per dire stop alla caccia,un paradosso aprire la stagione venatoria in questo momento critico, secondo Enpa,Lav, Lipu e LNDC. I numerosi incendi che hanno distrutto grosse superfici boschive, hanno ucciso in maniera dilaniante tanti animali, selvatici e non. Scenari apocalittici si sono visti anche al parco nazionale della Majella, una zona di riserva naturale con specie protette, e vegetali, frutto di anni di ripopolamenti, bruciati per sempre.Molti gli animali arsi vivi, come i lupi che per scampare alle fiamme si sono riversati nei centri abitati. In Campania lo scenario non è diverso,ettari di parco del Vesuvio distrutti,nel beneventano il Monte Taburno, Monte San Michele a Foglianise, Camposauro e le campagne a ridosso del rione Pacevecchia sono andati a fuoco nel week end appena trascorso, le fiamme hanno distrutto delle aree verdi estese provocando danni al sistema ambientale distruggendo flora e fauna.
Da qui l’SOS degli ambientalisti che già lo scorso 10 agosto avevano chiesto al Governo la cancellazione della stagione di caccia, ma senza alcuna risposta. Enpa, Lav, Lipu e LNDC lanciano grido d’allarme, di un vero e proprio disastro ambientale, che mette a rischio gli equilibri ecologici della fauna e dell’ambiente, con gravi ripercussioni anche sulla nostra vita quotidiana. “E’ necessario attivare un vero e proprio ‘piano Marshall’ per l’ambiente e la fauna selvatica, una serie di interventi straordinari che consentano di uscire da questa gravissima fase caratterizzata dalle tante calamità innaturali. Come prima cosa chiediamo che il Governo risponda alla nostra richiesta di annullamento della stagione venatoria”. Scrivono le associazioni in una nota.
