Guardia Sanframondi – I Riti Settennali sono una storia di Guardia. Le origini si perdono nei secoli e non vi è una documentazione che certifichi quando e perché la comunità guardiese ha intrapreso il cammino delle processioni rionali. Ma questa storicità non rende il cerimoniale immune dal passare del tempo. Anzi: i Riti sanno innovarsi, in parte, riuscendo però al tempo stesso a conservare lo stesso l’impianto principale e lo stesso livello di intensità della partecipazione popolare.
Prendiamo l’esempio dei cori che accompagnano le processioni. I primi cori venivano detti “delle vergini”. Eppure oggi in tutti i cori c’è una componente maschile. E lo stesso ragionamento può valere per i misteri, i quadri plastici che raccontano le storie della Bibbia e le vite dei Santi. Ogni Rione – sono 4 e rappresentano l’impianto fondamentale dei Riti Settennali – ha i suoi misteri tradizionali. Nulla vieta però, di settennio in settennio, di aggiungere o eliminare una rappresentazione. Così ha fatto il Rione Piazza, il rione del centro storico di Guardia, che quest’anno ha voluto introdurre due nuove misteri, collegati ai fatti dell’attualità: i migranti e la misericordia.
Il quadro dedicato a tutti i migranti racconta la storia di Madre Francesca Saverio Cabrini. Santa italo-statunitense vissuta a cavallo tra il 19esimo ed i 20esimo secolo, sconosciuta ai più eppure proclamata nel 1950 patrona degli emigranti. La storia di madre Cabrini, partita dall’Italia alla volta delle Americhe per fondare strutture religiose in tutti gli Stati Uniti, è raccontata in uno dei misteri del Rione Piazza che ieri ha portato nelle stradine di Guardia la sua processione di penitenza e questa mattina ritornerà nel Santuario dell’Assunta con la processione di comunione.
Una scelta importante, sicuramente non scontata. Ma giusta per un centro come quello di Guardia che ha vissuto il fenomeno dell’emigrazione e che proprio in occasione dei Riti Settennali celebra il ritorno nel Sannio di tanti guardiesi.