Ieri L’Asl di Beneventoin un comunicato rassicura gli utenti sul caso, e in qualche modo fa chiarezza sulla vicenda, asserendo che effettivamente è stato trovato l’insetticida Fipronil in un allevamento di uova di un comune del beneventano e aggiunge di “aver attivato tutte le procedure indicate dal ministero della Salute per tutelare il consumatore.Nella nota dell’Asl si legge che il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, Franklin Picker dopo aver annunciato che il capannone è stato sequestrato, ha dichiarato di voler tranquillizzare i consumatori,poiché i prodotti contaminati saranno rintracciati e ritirati dal commercio già nella giornata del 23 agosto. A sollevare la questione è Gabriele Corona, presidente di AltraBenevento: ” Il Direttore Picker non rivela il nome della ditta e il marchio delle uova contaminate e quindi non consente affatto ai consumatori di tutelarsi” scrive.
Sicuramente una parte di quelle uova che, com’è noto hanno una scadenza abbastanza lunga, sono state acquistate nei giorni scorsi anche in grandi quantità non solo dalle famiglie ma anche da ristoratori o produttori di pasta fresca, dolci o altre alimenti derivati. Pertanto, solo conoscendo il nome con il quale quel prodotto viene messo in vendita si può evitare il consumo delle uova contaminate già vendute.
Non si può accettare in alcun modo che per tutelare il nome di una ditta sanzionata per la presenza di tracce di insetticida nello stabilimento dove si preparano confezioni di uova, si debba mettere a rischio la salute dei consumatori e anche l’attività economica di onesti allevatori.
Il direttore Picker deve avvisare subito la popolazione di non consumare o non usare per la produzione di alimenti le uova sulle quali sono state trovate tracce di Fipronil. Concluede Corona.