Il Ministero della Salute ha trovato uova contaminate da insetticida in un allevamento beneventano ma non dice il nome. Così non sono tutelati i consumatori e sono penalizzati tutti i produttori sanniti.
Lo scrive in una nota Gabriele Corona, presidente di AltraBenevento, che chiede di conoscere l’identità dell’Azienda beneventana risultata positiva ai controlli per il Fipronil.
Il Ministero della Salute e l’Istituto Sperimentale Zooprofilattico del Mezzogiorno hanno annunciato il ritrovamento di insetticida anche nelle uova prodotte da due allevamenti campani, su 35 controlli effettuati, solo in due casi, a Sant’Anastasia (Napoli) e Benevento, sono state trovate tracce di Fipronil e di conseguenza “è stato disposto il sequestro sia dei centri di imballaggio che degli allevamenti annessi e il rintraccio e il ritiro dal mercato di eventuali prodotti contaminati.”
Ovviamente le autorità sanitarie si sforzano di spiegare che l’insetticida trovato è tossico solo se ingerito in dosi elevate, ma intanto sequestrano le uova nei punti vendita.
Una parte, però, è già stata acquistata e conservata in casa o nelle dispense dei produttori di alimenti con le uova (pasta, dolci, ecc). Scrive Corona.
Tutti abbiamo il diritto di sapere di quali uova si tratta, con quale marchio vengono vendute e qual è il produttore sanzionato. Senza queste informazioni, i consumatori sono costretti a non consumare uova con danno enorme per tutti gli allevatori e i produttori onesti.
Perché le associazioni dei consumatori, quelle dei produttori agricoli, gli amministratori e le forze politiche non intervengono affinchè siano fornite informazioni precise a tutela della salute e delle attività economiche che rispettano la legge? Perché non si occupa del caso il sindaco Mastella nella sua qualità di autorità sanitaria cittadina? Conclude Corona.