In risposta alla replica del delegato LIPU Marcello Stefanucci circa il mio abbandono della sezione locale dell’associazione ambientalista, mi preme sottolineare quanto segue: come già da me affermato le escursioni naturalistiche sono state estremamente sporadiche nel corso degli anni, da quando è stata data in gestione alla Lipu “l’Oasi Zone Umide Beneventane” dall’anno 2013. Cosa diversa l’attività invece intercorsa dall’inizio di quest’anno avviata per mezzo del progetto “L’oasi delle opportunità” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come servizio civile nazionale e come tale lautamente sovvenzionato. Le precedenti escursioni invece, e ribadisco anche quelle effettuate prima della gestione dell’Oasi Zone Umide Beneventane, sono state svolte in mera forma di volontariato, verso le quali ho aderito come attivista e conoscitore della zona di Pantano, e ho sempre ritenuto il mio contributo fondamentale per la preparazione e la buona riuscita delle visite guidate.
Per quanto riguarda il monitoraggio dell’avifauna, anche questo rientra nel finanziamento che la sezione Lipu riceve annualmente da parte dell’ente Provincia di Benevento, e anche l’impegno svolto rientra tra la normale attività istituzionale dell’associazione, mentre riguardo i sopralluoghi svolti all’alba per il monitoraggio faunistico, se ne occupata l’attivista Marta Kocsis (esperta zoologa, nonché coniugata con Marcello Stefanucci) accompagnata da me anche in alcune occasioni. Invece riguardo alle aziende agricole presenti, non mi risulta che ne esistono di aziende regolarmente dedite all’attività di Bed and Breakfast all’interno nell’oasi. Che peraltro avrebbe bisogno di un piano di gestione per attuare sul territorio forme di modelli ambientali sempre più necessari a contrastare le crisi ecologiche. A tal profosito chiarisco il mio ruolo avuto all’interno della Lipu, che solo sotto mia insistenza, Stefanucci ha partecipato (con la mia presenza) al tavolo tecnico istituito presso il Comune di Benevento (nel 2015) per l’attraversamento all’interno dell’oasi da parte dell’elettrodotto Benevento II – Foggia da 380 Kv, che ha interessato anche il riordino delle linee secondarie di questa importante opera strategica nazionale.
D’altra parte la associazione Lipu, è stata talmente attenta riguardo l’annosa questione del
depuratore che il delegato provinciale Stefanucci indicò nel corso di un’apposito tavolo tecnico
( tenutosi nel 2008) il sito di Sant’Angelo a Piesco, per la realizzazione del depuratore cittadino, poi
alluvionatosi nel ottobre del 2015. In più la sezione Lipu è talmente elevata che non si è accorta che nel cuore dell’oasi, in località Pantano si è insiedato da tempo un campo volo per aeromodelli radiocomandati, che durante i loro
voli acrobatici infastidiscono la ricchissima avifauna presente nella piana e lungo il fiume Calore.
Conclude riguardo al mio interessamento in merito al progetto “E-BIKE 0” doveroso come ambientalista, è stata la sezione Lipu, compreso il delegato a non volersi interessare della vicenda probabilmente perché anch’essi assegnatari di una delle bici predisposta a raccogliere i dati sull’inquinamento atmosferico (a proposito è stata utilizzata questa bici?) di cui a tutt’oggi nonostante i miei interventi nulla e dato sapere, mentre ambiguamente sembrano interessatissimi al partecipare al progetto sulle piste ciclabili urbane.
L’esternazioni del delegato rese a sminuire il mio impegno svoltosi negli anni in maniera del tutto apartitico e apolitico, non si coniuga più evidentemente con i metodi e le forme individualiste adottate dal delegato Stefanucci”.