Torna d’attualità la questione Amts, l’azienda del trasporto pubblico urbano beneventano che ora vive sotto l’egida della ditta Trotta. Quella vicenda però è ancora lontana da una soluzione definitiva, atteso che esiste il provvedimento di revoca del fallimento disposto dalla Corte d’Appello del Tribunale di Napoli. I giudici del Tribunale Fallimentare di Benevento procedono con estrema cautela e nell’udienza di ieri hanno deciso di non decidere ancora, per il momento, circa la sospensiva della liquidazione avanzata dal Comune di Benevento. La prossima seduta è prevista per la fine di novembre.
Nel frattempo da registrare la posizione di Mirko Francesca estremamente critica nei confronti dei curatori fallimentari specialmente in riferimento all’indotto a quell’apparato che orbitava attorno ad Amts e che in questo momento, con la sentenza di fallimento e con lo status attuale di incertezza soffrono le conseguenze peggiori in assoluto. Francesca è convinto che non sia stata posta la parola fine alla storia dell’Amts e attende che l’epilogo, che lui spera possa essere positivo, renda merito e giustizia a lui ed al cda di cui era a capo per il tentativo di salvataggio dell’azienda. “L’Amministrazione comunale di Benevento se ne è lavata le mani e non ha voluto impegnarsi nell’operazione di salvataggio di Amts”, incalza Mirko Francesca, che accusa Mastella e la sua maggioranza di avere svenduto a Trotta Amts con un contratto di servizio di tre milioni di euro. “Trotta, termina Mirko Francesca, “è arrivata in città per business e finchè lo realizzerà resterà al suo posto. Ma quelle risorse potevano restare alla città ma il nuovo corso di Palazzo Mosti non ha creduto nell’operazione di salvataggio”.