A marzo e aprile scorsi, infatti, circa 500 giovani degli istituti scolastici di Benevento e provincia sono stati coinvolti nel progetto formativo di educazione alla legalità proposto dall’Unicef, dai Lions di Benevento e dall’Associazione CamMiNo (Camera degli Avvocati per la Famiglia e i Minori), sezione di Benevento, con la collaborazione dell’associazione studentesca UNING dell’Università degli studi del Sannio.
Gli studenti universitari di UNING insieme a qualificati Volontari Unicef e un gruppo di avvocati, psicologi e tecnici informatici, sono entrati nelle aule per portare dei messaggi importantissimi: violare le regole di convivenza civile significa commettere reato, escludere e discriminare i compagni è una tteggiamento riprovevole ed eticamente scorretto. Infatti, il cyberbullismo oltre che un grave rischio per la persona oggetto delle malevole attenzioni, rappresenta una grave forma di violazione dei diritti umani. Un impegno prestato da tutti i formatori che hanno aderito al progetto coinvolti dalla professoressa Silvia Ullo, con l’impegno e l’entusiasmo che li contraddistingue come sottolinea la presidente del Comitato provinciale UNICEF Carmen Maffeo.