La riunione dei sindaci alla Rocca dei Rettori. Nonostante l’assenza del comune capoluogo i 51 sindaci presenti hanno garantito la rappresentanza di 155mila cittadini sanniti e di conseguenza la regolarità della sessione. La cosa più importante che è emersa è la decisione relativa allo Stir di Casalduni che non chiuderà il prossimo 17 luglio scongiurando l’eventualità di una crisi rifiuti terribile e difficilmente gestibile. In più sarà istituito un Tavolo tecnico di lavoro che definisca il raccordo nei confronti delle altre vertenze che sono al vaglio della Magistratura, l’avvio del passaggio di consegne all’ATO, il nodo delle tariffe. Un tavolo tecnico sarà convocato lunedì prossimo alle 11 cui parteciperanno la Provincia, il presidente designato dell’ATO, alcuni sindaci, il capogruppo in Consiglio provinciale di “Noi Sanniti” Luigi De Nigris. Saranno inoltre presenti i rappresentanti della Samte. L’intenzione è quella di essere subito operativi, con o senza il sindaco del comune capoluogo. Che si pone in posizione di conflittualità con l’assemblea dei sindaci.
La sua assenza è stata valutata come una conferma della chiusura dei rapporti con la Rocca anche su temi di scottante attualità. Ma Mastella, nella sua conferenza stampa senza interlocuzione con la stampa resta fermo sui suoi punti. “La questione del ciclo integrato va affrontata nell’ATO Rifiuti o al massimo a Palazzo Santa Lucia”. “Tralasciando le polemiche sulle modalità di nomina dell’attuale organo esecutivo dell’ATO”, ha detto Mastella, “non vi è dubbio che è in quella sede che vada affrontato con schiettezza un dibattito sugli sviluppi e le prospettive della gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella nostra Provincia. In quella sede siamo pronti a confrontarci, e siamo pronti ad un confronto che tratti di gestione della Samte, di gestione del ciclo produttivo, di gestione dei siti dismessi. Su questi punti siamo disposti a confrontaci nella sede istituzionale dell’ATO a partire da domani”. Intanto, tra i sindaci assenti alla Provincia spiccano proprio quelli che contemplano discariche sul loro territorio, un dato su cui riflettere, e pure il sindaco di Montesarchio Damiano, sul cui territorio insiste la ex discarica più grande della regione, Tre Ponti, ha raggiunto la Rocca solo in un secondo tempo e non senza pressioni.