“Valutare le Università in base a criteri come servizi, comunicazione e digitale, strutture, internazionalizzazione e borse non rende completa la valutazione stessa. Fermo restando che sono elementi importanti per la qualità della formazione universitaria, non considerare ai fini della stesura di queste classifiche elementi come la didattica, da un lato, e i risultati che i laureati di un determinato Ateneo ottengono in ambito professionale (post laurea), dall’altro, è una scelta che non condivido. Una scelta che condiziona le decisioni delle famiglie e degli studenti. Credo che sia opportuno rivedere tali criteri, con l’obiettivo di assicurare alle famiglie un’ analisi a 360 gradi”.