Lo Stato non può tradire le donne due volte, prima esortandole a denunciare e poi archiviando le denunce, o peggio, a depenalizzare il reato di stalking. E’ il coro unanime che si leva dai sindacati ad una settimana dall’omicidio di Ester Pasqualoni, il medico ucciso dal suo stalker contro il quale aveva presentato due denunce, entrambe archiviate. Per Cgil Cisl e Uil appare grave che nella legge di riforma del codice penale, approvata il 14 giugno 2017, all’articolo 162 ter, che prevede l’estinzione dei reati a seguito di condotte riparatorie, uno dei reati sia proprio quello di stalking. “Senza il consenso della vittima l’imputato potrà estinguere il reato pagando una somma se il giudice la riterrà congrua, versandola anche a rate”. Un’assurdità di una gravità assoluta, sostengono i sindacati, in totale contrasto anche con la Convenzione di Istanbul. Per il Segretario della Uil Benevento/Avellino Fioravante Bosco “il reato di stalking non può essere depenalizzato in un paese come l’Italia dove ogni due giorni viene uccisa una donna, e che solo nel corso del 2016 sono stati registrati 120 femminicidi”.