“Gli amministratori del nostro territorio – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Benevento e Campania, Gennarino Masiello – hanno ben capito che l’accordo comprometterebbe l’economia agricola del Sannio: il Canada è il principale esportatore di grano in Italia e l’introduzione del Ceta potrebbe provocare un crollo del prezzo di quello italiano per via dell’azzeramento strutturale dei dazi per l’importazione. Stesso discorso per la carne di manzo e suina. Il trattato riconosce solo la mozzarella di bufala, ma rischiano di finire nel gioco commerciale delle imitazioni e dei falsi prodotti identitari, che rappresentano un pezzo importante dell’economia e delle comunità rurali, 13 Dop e 9 Igp regionali: dall’extravergine alle carni, dai formaggi agli ortaggi, dai pomodori alla frutta”.
“La situazione ci preoccupa oltremodo – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Benevento, Francesco Sossi – perché su 288 denominazioni Made in Italy, registrate come Dop e Igt, nel risulteranno protette appena 41. L’adesione di tante amministrazioni alla lettera che abbiamo inviato loro nei giorni scorsi ci incoraggia a portare avanti la nostra posizione e ci fa capire che la tutela del territorio, del suo patrimonio agroalimentare e dei cittadini consumatori non sono solo una priorità di Coldiretti”.