Sant’Agata de’ Goti – “Una figura straordinaria del novecento, un uomo capace di rivoluzionare i canoni della didattica classica e di costruire, a partire dalla potente esperienza di Barbiana, una scuola capace di mettere al centro le persone più che le nozioni, che avesse cura degli ultimi, che offrisse a ciascuno l’opportunità di essere veramente libero attraverso lo strumento potente della cultura e della formazione”. Le parole sono del professore Antonio Montella, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Oriani di Sant’Agata de’ Goti. Un pensiero che il preside della scuola santagatese ha voluto rivolgere a Don Milani nel cinquantesimo anniversario della morte.
Frasi che ben rappresentano l’ammirazione verso il “prete ribelle” al quale però, adesso, l’istituto vorrebbe tributare un riconoscimento.
“Credo – questo l’annuncio del professore Montella – che a Don Milani, al suo agire ed a quello che ha rappresentato per la scuola e la società italiana, vada tributato, anche a Sant’Agata, un riconoscimento importante che ne conservi il ricordo in tutti ed in ciascuno. Noi all’Oriani abbiamo qualche idea e ci stiamo già lavorando”.
“Quella di Don Milani è l’idea di una scuola – ha spiegato Montella – calata nel sociale che, attraverso la didattica, sia capace di insegnare agli alunni a leggere il presente sviluppando un pensiero autonomo e di motivarli all’impegno per la costruzione del futuro partendo da loro stessi, dalle proprie capacità, dalle proprie diversità, dalle proprie fragilità, dal proprio senso di comunità. Questo è l’esempio che ci ha lasciato Don Milani ed è a lui che ci ispiriamo ogni giorno nel nostro difficile e affascinante compito di educatori per provare a dare il nostro piccolo contributo nel continuare lo sforzo per la costruzione di quella scuola umana, solidale, vicina e sociale che è stata la meravigliosa scommessa del prete ribelle”.