Il presidente del centro Luigi Fiorentino chiama a raccolta gli attori del territorio e auspica “un piano speciale di ammodernamento della Pubblica Amministrazione, a partire da quelle locali, inserendo i giovani”. “Mi auguro che la aggregazioni territoriali degli enti locali, non siano soltanto una moda passeggera. Noi oggi abbiamo il dovere, così come ci spiega anche l’Europa, di aggregazioni di varie entità”, rilancia il professore di Marketing territoriale dell’Università di Salerno Gianpaolo Basile. Per Generoso Picone, direttore de “Il Mattino” di Avellino, “l’Irpinia sta morendo di pianificazione. E’ tutta una corsa alla pianificazione, cosa che francamente trovo eccessiva. Molto probabilmente, tutto questo serve a giustificare soltanto l’attività amministrativa”.
Scommette sull’Irpinia il presidente di Confindustria Giuseppe Bruno che invita a ripartire dalle eccellenze per potenziare il tessuto imprenditoriale della provincia. “Non ci servono più i contributi a pioggia o fondi straordinari: l’Irpinia, e gli imprenditori irpini, ha bisogno innanzitutto di un rapido processo di digitalizzazione”.