Le bizzarrie del clima in Campania non fanno solo capo al fenomeno delle gelate, che avevano colpito duramente a fine aprile, e alla siccità, che quest’anno persiste ormai da febbraio assediando in particolare la provincia di Salerno. Prima il caldo asfissiante e la siccità, poi il vento, forte e inatteso dei giorni scorsi, in Campania, in particolare in bassa Irpinia hanno danneggiato numerosi noccioleti e noceti, facendone cadere i frutti. I produttori della zona hanno denunciato perdite sul raccolto potenziale del 30%, lasciando emergere un sentimento di sconforto. E Alleanza delle cooperative italiane della Campania chiede l’intervento dell’assessorato regionale all’Agricoltura per la richiesta al ministero per le Politiche agricole della declaratoria di stato di calamità. Con l’evidente scopo di attivare il Fondo nazionale di solidarietà.
La Campania è una delle principali regioni italiane produttrice di nocciole, con oltre 22mila ettari investiti e una produzione media annua attestata ben sopra i 400mila quintali. I danni sono concentrati in una delle aree più vocate e produttive, con aziende localizzate lungo la direttrice che da Nola porta a Baiano, la porta della provincia di Avellino, mentre danni consistenti si segnalano anche nel Vallo di Lauro. Sul punto interviene l’Aci della Campania – settore agroalimentare, coordinato da Alfonso Di Massa, presidente di Fedagri Confcooperative Campania: “Siamo vicini ai produttori di noccioleti e noceti che in Irpinia sono stati danneggiati dal vento delle ultime ore, dopo un periodo di forte caldo. Il repentino cambiamento climatico ha compromesso il raccolto e vanificato mesi di lavoro”.
Di Massa inoltre sottolinea:”Riteniamo urgente un intervento da parte della Regione Campania. I produttori non possono e non devono pagare per eventi atmosferici sempre più allarmanti per il futuro dell’agricoltura campana. Confidiamo nella celerità delle istituzioni e in un sostegno ai produttori sempre più vessati”.