I rifiuti organici tornano allo Stir dopo sei mesi. Si chiude una lunga fase di emergenza che ha messo a dura prova buona parte della provincia. Stamane a Palazzo Caracciolo, il presidente della Provincia Domenico Gambacorta, insieme ai capigruppo, ha illustrato gli effetti dell’ordinanza in forza della quale i rifiuti organici saranno conferiti tra Pianodardine e Flumeri.
Rispetto alle punte di massimo utilizzo di un recente passato lo Stir dovrà ora accogliere circa 400 tonnellate di umido a settimana; 350 saranno invece destinate a Flumeri. Da agosto a dicembre del 2016 presso lo Stir è stato trasferito il 62 per cento dei rifiuti, a fronte del 34% a Flumeri e del 4 a Teora. La percentuale di conferimento a Pianodardine è aumentato ancora fino allo stop ed al consegente periodo di crisi che ha costretto l’Irpinia ad avvalersi degli impianti di Giffoni Valle Piano, con un sensibile incremento dei costi.
La riapertura dello Stir potrebbe ora spingere il Comune di Avellino a concordare un nuovo aumento dei giorni di conferimento dell’umido, che dovrebbero passare da due a tre. Una scelta opportuna soprattutto nel periodo estivo.
