“Infangate per un danno di 1.85 euro”. Il segretario della Funzione Pubblica Cgil Marco D’Acunto non nasconde la sua soddisfazione per l’epilogo del caso delle due vigilesse, accusate di assenteismo e al centro nei mesi scorsi di un’indagine interna al Comando dei Vigili Urbani di Avellino. La Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Avellino l’archiviazione del procedimento.
Le due lavoratrici erano accusate di truffa ai danni dello Stato e di falso in atto pubblico ai danni del Comune, “per un ingresso al lavoro con dieci minuti di ritardo”, precisa l’avvocato Anna Caserta, in conferenza stampa con D’Acunto. “Il giudice – aggiunge il legale delle due vigilesse – ha deciso di archiviare perché la notizia è infondata, è qualcosa in più rispetto ad un fatto che non sussiste. Mancano tutti gli elementi per procedere”.
Alla fine è passata la linea di una semplice dimenticanza delle due vigilesse che erano in servizio anche presso il Comune di San Potito in forza di una convenzione che interessava diversi comuni dell’hinterland avellinese. Il ritardo si era accumulato proprio nel trasferimento da Avellino e San Potito Ultra. “Non posso non rilevare che proprio in quel periodo – aggiunge D’Acunto – le due lavoratrici si erano particolarmente esposte nella loro attività sindacale denunciando una serie di episodi. E’ una coincidenza che mi limito a osservare e rimarcare, poi ognuno è libero di trarne le conseguenze che vuole”.