A meno di sei ore dalla sfida campale del Benevento contro il Carpi la città comincia a tingersi di giallorosso ma con prudenza. La città sembra immersa in una calma che si potrebbe definire apparente mentre arde la passione e l’ansia per il fischio d’inizio di un agara xche potrebbe proiettare Benevento nella storia non solo calcistica, non solo sportiva. Noi siamo andati in giro attraverso i quartieri per percepire la febbre inevitabile che anticipa eventi del genere. E se nei rioni borghesi prendi viale Mellusi e Pacevecchia il clima sembra più distaccato, è nei quartieri più popolari che come sempre si avverte la passione.
Qui siamo a via Cocchia già addobbata ma con sobrietà. Palloncini gialli e rossi sovrastano il ponte Vanvitelli e il viale Principe di Napoli fino alla stazione. Non mancano i manifesti a lutto con la vittima predestinata che è il Carpi. Insomma la gente attende quasi con incredulità e spera di esplodere al triplice fischio dell’arbitro Pasqua della sezione di Tivoli. E noi con loro.