Tra i più assurdi divieti dell’estate, è scattato quest’anno dal primo giugno in molti Comuni anche quello di portare piante e fiori freschi al Cimitero per effetto delle ordinanze adottate da Sindaci di diverse Regioni. E’ di questo avviso Coldiretti che sottolinea come ormai non si contino i “diktat” che sanciscono il divieto di porre fiori o piante freschi sulle lapidi del cimitero comunale dall’inizio di giugno per i prossimi 4 mesi. Secondo Coldiretti il divieto penalizza i tanti produttori vivaistici che proprio tra maggio e giugno realizzano la maggiore produzione. “Il nostro Paese, prosegue Coldiretti, “è leader nella produzione di piante e fiori in Europa con un “giardino” che copre oltre 30.000 ettari di terreno che si estendono dal sud al nord e dalla pianura, alla collina, fino alla montagna. Un settore, conclude Coldiretti, che vale oltre 2,4 miliardi di euro con circa centomila addetti e un saldo attivo tra export ed import di oltre 180 milioni di euro.
