Massima attenzione anche al nodo della gestione. Nessun dubbio per Russo: il centro dovrà essere guidato da una mano pubblica. “Dovranno essere coinvolti tutti i soggetti istituzionali competenti, e anche l’Aipa. Le famiglie, con la loro esperienza, possono essere di fondamentale importanza”.
Russo non sembra preoccupato dall’ipotesi di realizzare un centro per l’autismo anche in Alta Irpinia. “Mi sembra che a livello internazionale l’orientamento nella cura dei malati di autismo sia univoco: l’ospedalizzazione, l’isolamento dei pazienti non è la soluzione. Serve il massimo coinvolgimento, l’interazione anche e soprattutto con le famiglie, e in questo senso il centro di Valle offre le migliori garanzie. Bene venga la struttura di Sant’Angelo dei Lombardi, ma non vedo il rischio di un accavallamento con la struttura di Avellino”.